Le finestre d'epoca sono finestre in legno nate per soddisfare particolari esigenze di stile, di personalizzazione, di creatività e di design.
L'accurato rilievo dell'originale o semplicemente una foto, l'immagine di una rivista, uno schizzo o un disegno di un professionista, sono sufficienti per dare inizio al nostro lavoro di progettazione CAD.
Il disegno preliminare è condiviso col cliente che può in ogni momento apportare modifiche e miglioramenti, al fine di addivenire al disegno definitivo per la messa in produzione della "sua" finestra.
Pertanto il cliente non sceglierà un modello fra tanti ma progetterà e vedrà realizzata la sua idea di finestra in stile.
Ogni serramento si distingue per:
- utilizzo di essenze lignee della tradizione quali abete, larice, castagno, rovere, ecc.;
- telai molto sottili nel rispetto dei sistemi costruttivi di un tempo;
- scelta delle modanature a contorno dell’anta e del vetro;
- inglesine ad incastro sul telaio dell'anta, su disegno profilatura intera o a sgusciatura interrotta;
- specchiature e bugne tradizionali a diamante con gravetto in massello e coibentate in sughero;
- ripresa dell'antica tecnica del "vetro ad infilare" senza alcuna cornice fermavetro;
- montaggio del serramento con sigillatura ad acrilico ruvido sovraverniciabile simile all'intonaco esistente, o con cornici coprifilo modanate;
- finiture a campione levigate e spazzolate;
- verniciatura legno a vista o laccatura con ampia scelta delle tecniche e dei materiali: acrilici all’acqua trasparenti, laccati, sbiancati, patinati, antiche oleoresine o decorazioni;
Il risultato è una finestra così personalizzata che tutti i nostri clienti possano dire: «Nessuno ha finestre uguali alle mie!»
Lo stile
Fino ai primi decenni del '900 le finestre in legno erano un elemento essenziale dello stile architettonico degli edifici, ma purtroppo questa esigenza stilistica andò via via scemando col passare degli anni.
Le finestre antiche arredavano le facciate, si inserivano in armonia con esse individuando e suddividendo con precisa geometria gli spazi di luce. Il loro stile non era casuale, ma parlava del proprio tempo con linguaggio unico: dal neogotico al liberty, ai tratti del neoclassicismo, delle semplici modanature dei rustici identificavano uno stile, una linea, una "piega" come dicono i filosofi che è segno e pensiero stesso di un'epoca.
Ecco perché la riproduzione di un infisso nei canoni stilistici originali va intesa come una operazione di restauro filologico a tutti gli effetti.
La bellezza
Le argomentazioni fatte per lo stile valgono anche per la questione della bellezza, cioè per quella caratteristica delle cose (delle cose, non della mente) che fu variamente espressa come simmetria, proporzione, armonia, verità e bene, luminosità, grazia, perfezione sensibile e tecnica, meraviglia e attrazione, incanto, piacere disinteressato senza concetto, unica delle idee che si dà nel sensibile.
Così, una bella finestra liberty nei contorni di stucco o cemento a motivi floreali trasforma l'intero edificio, rende incerto e sfumato il confine tra giardino e pareti.
In una finestra antica la bellezza è dunque una qualità essenziale, mentre nei serramenti odierni essa diventa un optional. La funzione estetica non è più un valore necessario, è indifferente e le finestre sono spesso ridotte a linee essenziali, un mero contorno dei fori luce.
Più si va nel passato più si osserva invece come la bellezza degli oggetti sia un loro attributo necessario, fisico come il peso, la dimensione e il colore, indispensabile alla realtà concreta di ogni oggetto quotidiano.
Un martello, per esempio, oppure un cucchiaio di un secolo fa, privati di quella certa foggia, di quel decoro, di quella intrinseca bellezza di strumento quotidiano sarebbero venuti un po' meno alla loro stessa funzione di martellare o di raccogliere.
 Portafinestra in legno: particolare bugnatura a diamante con gravetto |
 Maestosa vetrata con vetri legati a rullo colorati |
 Finestra in legno su progetto con inglesine a sgusciatura interrotta |
Scheda tecnica
- Disegno preliminare di ogni serramento in ogni stile;
- Essenze: abete, larice, castagno, rovere, ecc;
- Sezioni: spessori da mm. 58 a 68; montanti e traversi con larghezza da mm. 60 a 140; spessori bugne da mm. 44 (legno mm. 18, sughero mm. 8, legno mm. 18) a mm. 54 (legno mm. 18, sughero mm. 12/18, legno mm. 18);
- Tipologie di apertura: a battente, vasistas, scorrevole, all'inglese, ecc.;
- Dimensioni e forme: dimensioni come da rilievo, finestre ad arco, oblò, bifore, ovali, ecc.;
- Ferramenta ROTO: cremonese, nottolini antieffrazione, catenaccio asta leva tutta altezza per l'anta sinistra, cerniere supplementari, coperture cerniere, meccanismo anta ribalta, chiusura supplementare destra, serratura multipunto e cilindro antieffrazione;
- Recupero della ferramenta storica, ricerca e utilizzo ferramenta in stile;
- Tre guarnizioni, aria, acqua, acustica, quattro nel nodo centrale;
- Finestre con gocciolatoio incorporato nella struttura del telaio;
- Portefinestre con soglia alluminio a pavimento;
- Vetri camera ad infilare dall'alto (nessuna cornice fermavetro) da mm. 20 a mm. 30 con gas argon 90% e basso emissivo; canaline colori standard o laccate stesso RAL del serramento; stratificati di sicurezza, antieffrazione, antirumore;
- Finitura interna del telaio con sigillatura in acrilico ruvido (simile all'intonaco attuale) oppure con cornici coprifilo;
- Verniciatura legno a vista o laccatura RAL a scelta o a campione; ciclo acrilico all’acqua 3-4 mani (impregnante, fondo, laccatura), antiche oleoresine, patine e finiture particolari;
Certificazioni
Le seguenti certificazioni sono emesse dai laboratori specializzati per le prove tecniche sui serramenti e riportano i valori ottenuti dai nostri serramenti.
I valori ottenuti rientrano nella classe massima o migliore raggiungibile.
Allegato: 
certificazione finestre e portefinestre